Rubrica a cura di padre Jonathan
Un centurione riconosce in Gesù l’unico che può guarire uno dei sui servi che era caduto malato.
Gesù si mostra disponibile a recarsi a casa sua ma il centurione si dichiara indegno di riceverlo nella sua dimora. Da qui nasce questa vera e propria professione di fede: di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
La parola del Signore è dinamica. Compie ciò che dice. Come nella creazione: il Signore disse “sia la luce” e luce fu.
Dovremmo credere di più all’efficacia della Parola. Dire con il centurione: Signore, non chiedo gesti eclatanti e vistosi, desidero soltanto ascoltare una tua parola che mi trasformi interiormente.
Nasce da questo desiderio la rubrica che presentiamo. Ogni domenica proporremo una parola che può diventare per noi fonte di speranza e consolazione, ma forse anche di provocazione.