
… Il Signore ha dato loro la BENEDIZIONE di tutti i Popoli.


Facciamo l’elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati secondo le loro generazioni. Essi furono uomini virtuosi, i cui meriti non furono dimenticati. Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità, i loro nipoti. I loro discendenti restano fedeli alle promesse e i loro figli in grazia dei padri.
Per sempre ne rimarrà la discendenza e la loro gloria non sarà offuscata. I loro corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome vive per sempre. I popoli parlano della loro sapienza, l’assemblea ne proclama le lodi.
Il Signore è fedele alla sua promessa (dal Salmo 131)
Il Signore ha giurato a Davide e non ritratterà la sua parola: Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono!
Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua dimora: Questo è il mio riposo per sempre; qui abiterò, perché l’ho desiderato.
Là farò germogliare la potenza di Davide, preparerò una lampada al mio consacrato, coprirò di vergogna i suoi nemici, ma su di lui splenderà la corona.
Alleluia (cf Lc 2,25)
Aspettavano la consolazione d’Israele, e in loro si sono adempiute le promesse.
Alleluia
+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,10-17)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli e gli dissero: Perché parli loro in parabole? Egli rispose: Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono e pur udendo non odono e non comprendono. E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: “Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, sono diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani”. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l’udirono!

“Essi sono Israeliti e possiedono l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene CRISTO secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio Benedetto nei secoli. Amen! (Rm9,4-5)”

O felice coppia, Gioacchino ed Anna! A voi è debitrice ogni creatura, perché per voi la creatura ha offerto al Creatore il dono più gradito, ossia quella casta madre, che sola era degna del Creatore. Rallegrati Anna, sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori (Is 54,1). Esulta, o Gioacchino, poiché dalla tua figlia è nato per noi un bimbo, ci è stato dato un figlio, e il suo nome sarà Angelo di grande consiglio, di salvezza per tutto il mondo, Dio forte(cfr. Is 9,6). Questo bambino è Dio.
O Gioacchino ed Anna, coppia beata, veramente senza macchia! Dal frutto del vostro seno voi siete conosciuti, come una volta disse il Signore: Li conoscerete dai loro frutti (Mt 7,16). Voi informaste la condotta della vostra vita in modo gradito a Dio e degno di colei che da voi nacque. Infatti nella vostra casta e santa convivenza avete dato la vita a quella perla di verginità che fu vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto. Quella, dico, che sola doveva conservare sempre la verginità e della mente e dell’anima e del corpo.
O Gioacchino ed Anna, coppia castissima! Voi, conservando la castità prescritta dalla legge naturale, avete conseguito, per divina virtù, ciò che supera la natura: avete donato al mondo la madre di Dio che non conobbe uomo. Voi, conducendo una vita pia e santa nella condizione umana, avete dato alla luce una figlia più grande degli angeli ed ora regina degli angeli stessi!


Salve potente e amabile
Color che grazia cercano
Innanzi a te si prostrano!
Aiuto spero – simbolo
dolce sollievo e debole
sei madre della Vergine
ma del terreno esilio!
Nell’ora del pericolo
le grazie che bisognano
le spose che a te si rivolgono
da te una prece ottengono!
E dall’amato simbolo
sei madre a noi propizia
al Sommo Re dei secoli
a te canteremo la gloria!
Potentissima Sant’Anna
cara Madre di Maria
e in vita e in morte mia
non vogliatemi abbandonar!
(Canzoncina di Sant’Anna venerata dai Devoti nella Chiesa di San Benedetto di Montella)

