Caro Don Salvatore, è possibile che il Signore si manifesti a noi tramite dei segni? Come riconoscerli?
Il Signore ci parla continuamente, ma abbiamo bisogno di occhi nuovi e cuore nuovo. È come uno splendido mosaico, ti accorgi che incontri, persone, eventi rientrano in una trama ben precisa. C’è una sorta di principio di attrazione come per due giovani che si scelgono o ragazzi che scelgono di intraprendere un cammino di discernimento vocazionale. Sono segni che parlano al cuore ma per verificarli è importante confrontarsi con un consacrato o una consacrata, persone che il linguaggio divino lo conoscono dopo una certa esperienza. Credo che il più bel segno attraverso il quale il Signore ci parla è la creazione. Nella Bibbia è presentato con lo stesso linguaggio dell’Alleanza con il popolo di Israele, con la differenza che nel creato tutti diventiamo alleati di Dio. Il vertice del creato è l’uomo. Per realizzare l’umanità siamo chiamati a guardare il suo segno più bello: Gesù, il modello di umanità realizzata e riconciliata.
Visto che si parla di segni mi piace concludere con una immagine di don Tonino Bello: “non i segni della forza ma la forza dei segni”. È questo il linguaggio di Dio e questa è la forza che ci trasmette, come nei segni sacramentali. Dio nel segno del silenzio può raccontare e indicare vie nuove più che progettualità vacue ed illusorie. Ascoltarsi e già iniziare ad ascoltare Dio.
Buon cammino di ricerca dei meravigliosi segni di Dio nella tua vita.
Don Salvatore Sciannamea